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Bartolomeo Bosco

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I Grandi Prestigiatori ed illusionisti
italiani del passato



BARTOLOMEO BOSCO
Nato a Torino il 3 gennaio 1793 morto a Dresda il 7 marzo 1863.

È considerato uno dei più grandi prestigiatori di tutti i tempi.
Figlio di Matteo Bosco e Cecilia Cerore, già dall'infanzia si esercitava con giochi di illusionismo e prestigiazione. Dopo i primi studi compiuti a Torino, si arruolò nell'esercito napoleonico partecipando alla campagna di Russia come soldato nel 111° reggimento fucilieri.
Nel 1812, Bartolomeo Bosco fu fatto prigioniero durante la battaglia di Borodino e confinato in Siberia. Proprio durante la prigionia egli affinò il suo straordinario talento esibendosi per i propri commilitoni e per i russi, dai quali era addirittura pagato. Bosco utilizzò questi guadagni per alleviare le sofferenze della prigionia per sé e per i propri compagni.
Tornato in libertà nel 1814, dopo un breve periodo di studi di medicina a Torino intraprese la carriera artistica di illusionista, raggiungendo successo e fama internazionali nonché l'ammirazione dei regnanti di tutta l'Europa.
Les Aventures de Bartolomeo Bosco de Turin, professeur de prestidigitation, pubblicate nel 1851, testimoniano l'enorme fama di cui godeva il grande illusionista torinese, che diede un grande contributo all'antica arte dell'inganno dilettevole.

Tra i giochi da egli praticati si ricordano quello dei bussolotti e l'illusione della propria fucilazione, dove Bosco ponendosi innanzi al plotone di esecuzione dava l'ordine di far fuoco, emergendo successivamente vivo e vegeto da una nuvola di fumo con ai suoi piedi le pallottole sparate. Morì a Dresda nel 1863 dopo una serie lunghissima di successi leggendari.
Fu sepolto nella stessa città, nel cimitero cattolico di Friedrichstrasse

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